Torta Amorosa (ovvero la mia Vendome)
Amo passeggiare nei dintorni di casa mia, spesso in solitaria, e soffermarmi lungo il cammino a dare un nome a piante, alberi, fiori selvatici. Osservo i miei amici verdi con curiosità e gratitudine, per la bellezza semplice che offrono e, spesso, anche per la bontà di cui ci fanno dono. Conosco il posto dei ciclamini selvatici, che hanno cominciato a fare capolino all'ombra dei castagni, quello delle rose canine, già cariche di bacche, o quello del vecchio fico incolto, che a giugno e settembre si fa colmo dei suoi frutti. Ed, ovviamente, conosco il posto dei rovi: di quelli ce ne sono tanti, in verità. Fiancheggiano, più o meno abbondanti, quasi tutte le strade e i sentieri di zona, ma è in quelle meno percorse che, tra fine agosto ed i primi di settembre, i cespugli spinosi traboccano di more. Coglierle non è da tutti, dato che, oltre ai frutti, si riporteranno a casa gli inequivocabili segni dell'impresa: graffi sulle braccia, polpastrelli viola, a volte qualche maglietta bucata. Che poi non è che la metà della fatica: l'altra attende l'impavido raccoglitore in cucina, per la preparazione della marmellata. Una marmellata profumatissima e delicata, che necessita però di essere passata al passaverdure per privarla degli innumerevoli semini. Quest'anno, decisa a non arrendermi davanti a questi ostacoli, sono riuscita a farne diversi vasetti: la mia migliore marmellata di more di sempre. Una marmellata degna di una torta Vendome.
Scommetto che il nome vi suoni nuovo: cercandola sul web non si trova praticamente nulla al riguardo eppure... chi ha avuto modo di fare una sosta alla storica pasticceria Ladurée sugli Champs-Élysées di Parigi per vivere l'esperienza meravigliosa di un thè accompagnato da una fetta di questo dolce, non può averlo dimenticato! Io ho persino immortalato quel momento...
Un trancetto di torta al cioccolato, farcita di cioccolato e marmellata di more, ricoperta (non bastasse ancora) di cioccolato: uno dei ricordi più belli della mia vacanza parigina di alcuni anni fa. Non ne ho trovato traccia neanche nel libro "Ladurèe - Dolce", un manualetto incantevole con le ricette della prestigiosa pasticceria parigina che ho acquistato per arricchire la mia piccola collezione di testi di pasticceria.Per rivivere la magia, dunque, non mi è rimasto altro che inventare! Ho pensato ad una genoise al cioccolato, farcita di ganache montata al cioccolato e marmellata di more, ricoperta di ganache al cioccolato. Consapevole del fatto che l'originale è senz'altro diversa e migliore della mia, la mia Amorosa (così l'ho ribattezzata!) ha comunque riscosso un enorme successo... chi volesse provarla mi saprà dire :)
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Torta Amorosa (la mia Vendome)
Per la genoise al cacao:
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